domenica 3 febbraio 2013

Passione nel lavoro e nella vita


Un po’ di tempo fa ho visto un cartellone che conteneva il “Manifesto Holstee”, una provocante sfida del Holstee, compagnia che promuove imprenditorialità specialmente per individui che vivono in povertà, tramite prodotti che producono e vendono.

Forse già conosci questo intrigante manifesto. Dalla prima volta che l’abbiamo letto, mia moglie ed io, l’abbiamo adottato come se fosse nostro perché dice in essenza quello in cui sempre abbiamo creduto.

Il manifesto è molto esteso per essere presentato qui integralmente in questo breve spazio, ma fin dal inizio la dichiarazione dà enfasi al importanza di avere passione nella vita. Ecco qualche brano:

“QUESTA È LA TUA VITA. FAI QUELLO CHE AMI E FALLO CON FREQUENZA.  SE NON TI PIACE QUALCOSA, CAMBIA.  SE NON TI PIACE IL TUO LAVORO, LASCIALO.  SE NON HAI ABBASTANZA TEMPO, SMETTILA DI GUARDATE TV.  SE STAI CERCANDO L’AMORE DELLA TUA VITA, FERMATI.  STARÀ ASPETTANDO PER QUANDO TU INCOMINCI A FARE COSE CHE TU AMI.  LA VITA É CORTA.  VIVI IL TUO SOGNO E CONDIVIDI LA TUA PASSIONE”.

Se tu non conosci ancora questo manifesto, ti incoraggio a trovarlo in Google.  Descrive in maniera semplice come svolgere una vita felice e piena, senza complicazioni. La dichiarazione non si riferisce a Dio o alla spiritualità, ma non appena l’ho letta e ho ponderato su di essa, ho scoperto che concorda con i principi biblici.

Infatti, l’espressione più spirituale del Manifesto Holstee è questa: “Non tentare di trovare il piano di Dio per la tua vita, scopri ciò che ti fa sentire vivo, perché Dio desidera persone che si sentono vive”.

Il leggendario cantante e compositore Bob Dylan disse: “Se non stai occupato vivendo, stai occupato morendo”. In altre parole, c’è molto di più nel vivere che semplicemente nel esistere.

Fu questo che ho scoperto, specialmente col passare degli anni. Se non possiamo inseguire cose che amiamo, cose che accendono il nostro entusiasmo e ci riempiono di energia e motivazione, stiamo imbrogliando noi stessi. Noi siamo stati creati con doni, talenti, interessi, abilità, tutti unici. La questione è come attivare la leva della nostra singolarità, non solo per il nostro benessere ma per dare una contribuzione al mondo che ci circonda.

Ecco qualche consiglio dalla Bibbia:

Tutto deve incominciare con Dio.  Dio ha creato ognuno di noi dando una miscela di caratteristiche che definiscono chi siamo e che ci aiutano in tutto quello che facciamo.  Conoscendo Dio, noi ci attrezziamo a conoscere meglio noi stessi. “Confida nel Signore e fa’ il bene; abita la terra e vivi con fede. Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore”.  (Salmi 36:3-4)

Il punto focale deve essere Dio. Una vita piena è composta non solo di quello che facciamo, ma anche del perché lo facciamo – il motivo.  Non ci può essere una ragione più grande che servire e onorare Dio. “E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di Lui grazie a Dio Padre”.  (Colossesi 3:17)

| AUTORE | Jim Mathis`e un direttore esecutivo della BBC in Kansas e Kansas City, Missouri, USA. Lui e la moglie Louise.

© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org  una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA, con l'unico proposito di presentare Gesú Cristo come Salvatore e Signore a uomini d'affari e professionisti.
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La nostra visione è quella di creare un movimento di Cristiani Evangelici nell’ambito del lavoro autonomo sia nell’ambito di rapporti professionali di dipendenza da terzi ma con posizioni di responsabilità o di piena autonomia.
Vogliamo incoraggiare tutti i credenti ad accettare e ad affermare il loro ministero e la loro missione quotidiana dovunque Dio li ha chiamati a lavorare.
Serviamo Dio nel mercato globale attraverso la definizione e il rafforzamento di gruppi dirigenti nazionali e regionali, di presentare in modo efficace le verità di Gesù Cristo per le imprese e professionisti e per vedere vite trasformate da Cristo.
I Cristiani impegnati in molti mestieri, nel commercio, negli affari e nelle professioni possono arrivare spesso in luoghi dove non possono arrivare i tradizionali fondatori di chiese o gli evangelisti.

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