lunedì 27 maggio 2013

Visione e il passare del tempo

Una delle più impressionanti realtà della vita è la rapidità con cui il tempo passa.
I bambini crescono e gli adulti invecchiano e pare che tutto passi in un istante.  Rendersi conto che la tua piccola amica si è sposata da 12 anni e che la tua “nuova automobile” ha già 8 anni, arriva a meravigliarci. Si incomincia a lavorare per una ditta ancora giovani e, prima che ti rendi conto, se ne sono passati già 15 anni e tu passi a essere considerato un “veterano”.

Il tempo passa rapido. Ci mettiamo circa 20 anni per accelerare la vita e altri 20 rallentando. I 30-40 anni che rimangono nell’intervallo, passano così in fretta che non ci rendiamo conto.
La domanda è: che fare con gli anni che abbiamo, sia nella vita professionale che nella vita personale?

Nella Bibbia, l’Apostolo Paolo fece un’osservazione interessante: “Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi.  Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore”. (Efesini 5:15-17)

Non sono sicuro su quello che Paolo voleva dire con “i giorni sono malvagi”, forse che le persone malvage cercano di distruggerci o che il tempo non è a nostro favore? Forse tutt’e due. Se compariamo il mondo a un grande gioco di calcio, a volte ci sembra di essere nei nostri minuti finali, perdendo per quattro goal e con la squadra avversaria avendo il dominio della palla.
È in questa maniera che dobbiamo vivere, cercando disperatamente di ricuperarci? Nella vita reale io non sto vedendo l’orologio e non sono sicuro di come sia il punteggio. Ma ancora devo giocare per vincere e giocare a tutta velocità fino alla fine. Come si dice, il gioco non termina finché non finisce.

Ecco come parafraso Efesini 5:15-17: “Giocate bene la partita, non come giocatori senza allenamento o indisciplinati, ma come membri di un’équipe che conosce tutti i passi e le regole a fondo e che sa quello che l’allenatore sta pensando. Non fate sbagli assurdi e non commettete penalità.  L’orologio sta correndo”.

Molte organizzazioni formulano la loro “dichiarazione di visione” tentando di generare entusiasmo per nuovi piani o direzione aziendale. Intanto il termine “visione” può essere molto imponente per essere applicato alla maggioranza di queste dichiarazioni.  Il dizionario definisce visione come “percezione in-comune del futuro” o “discernimento singolare”.  Molto di quello che chiamano di “visione”, in realtà è un piano strategico. Un piano può essere buono, ma una “dichiarazione di visione” deve anche sostenere che vogliamo fare parte vitale del gioco.

Troviamo riferimenti di visione nella Bibbia. Giuseppe comandando il suo popolo fuori dall’Egitto è uno, così come il desiderio di Davide per costruire un tempio per Dio. Quando Gesù Cristo morì sulla croce, più di duemila anni fa, la sua visione divenne una forza stimolante – la redenzione dell’umanità dalla sua ribellione contro Dio e i suoi perfetti standard.

Una volta che possediamo una visione, che cosa dobbiamo fare?  Continuando con la metafora sportiva, se vogliamo stare nel gioco, dobbiamo allenarci, praticare le nostre abilità, fare il possibile per prepararci e stare disposti a sederci sul banco di riserva, se necessario.

La vita assomiglia di più a una corsa a staffetta. Riceviamo il bastone, corriamo il meglio che possiamo e lo passiamo al prossimo corridore. Ricevere e passare il bastone sono momenti critici, non appena all’inizio o al finale della nostra vita ma lungo tutta la giornata.
Correre può essere solitario ma per vincere dobbiamo continuare e perseguire con determinazione la nostra visione.


| AUTORE | Jim Mathis`e un direttore esecutivo della BBC in Kansas e Kansas City, Missouri, USA.


© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org  una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA, con l'unico proposito di presentare Gesú Cristo come Salvatore e Signore a uomini d'affari e professionisti.


PUT YOUR FAITH TO WORK

La nostra visione è quella di creare un movimento di Cristiani Evangelici nell’ambito del lavoro autonomo sia nell’ambito di rapporti professionali di dipendenza da terzi ma con posizioni di responsabilità o di piena autonomia.
Vogliamo incoraggiare tutti i credenti ad accettare e ad affermare il loro ministero e la loro missione quotidiana dovunque Dio li ha chiamati a lavorare.
Serviamo Dio nel mercato globale attraverso la definizione e il rafforzamento di gruppi dirigenti nazionali e regionali, di presentare in modo efficace le verità di Gesù Cristo per le imprese e professionisti e per vedere vite trasformate da Cristo.

martedì 21 maggio 2013

Il valore dell'amicizia

Nella mia carriera professionale ho scoperto molto presto che gli affari hanno a che vedere con i rapporti di amicizia, come quasi tutto nella vita.

Quando ho iniziato il mio lavoro nel campo della fotografia, nel 1973, un uomo più anziano, di nome Elgin Smith, mi ha accolto e mi ha presentato alle persone che avevo bisogno di conoscere.

Da quel momento, poche volte ho fatto affari con qualcuno che non era mio amico. Io credo che l’amicizia, o la possibilità di stringere amicizia, dovrebbe essere una priorità. Tutto ha a che vedere con chi conosci tu e chi conosce te. Si dice che i migliori amici sono quelli che fanno emergere in noi ciò che abbiamo di meglio.

Cerco persone che possano incoraggiarmi, dalle quali io possa imparare e che vogliano anche il meglio per se stessi e per quelli che li circondano; mi pare sia un criterio solido per stabilire nuove relazioni.

Ho imparato che essere qualcuno con cui gli altri amano stare è molto più importante che avere un insieme di abilità.

Nella musica, per esempio, chi riesce ad ottenere i migliori lavori non è necessariamente chi ha maggiore abilità musicale o strumentale, ma quello con cui le persone amano stare. Questo è vero anche per altre professioni.

Se tu vuoi un amico, sii amico. Se vuoi che le persone si interessino a te, mostra interesse per loro. Questo è un punto che la Bibbia considera molto importante e sul quale ha molto da dire. Ecco un esempio della sua saggezza:

L’amicizia richiede che siamo amici.
La vera amicizia consiste in un rapporto benefico reciproco, sia negli affari che nella vita personale. Dobbiamo essere disposti a dare tanto di noi quanto desideriamo ricevere dagli altri. “Ci sono compagni che conducono alla rovina…” (Proverbi 18:24).

L’amicizia può essere più intima che la relazione familiare.
Le nostre relazioni con i membri di famiglia – genitori, fratelli, sorelle, cugini e nonni – sono importanti, ma a volte il legame dell’amicizia può essere addirittura più forte, a causa della vicinanza, del tempo passato insieme, degli interessi comuni e delle lotte condivise. Il resto del proverbio di prima dice: “...ma anche amici più affezionati di un fratello.” (Proverbi 18:24).

L’amicizia è costante.
Chiunque può agire da amico quando i tempi sono buoni e le cose vanno bene. Il vero amico però rimane vicino anche durante i tempi difficili e tristi. “Un amico vuol bene sempre, è nato per essere un fratello nella sventura.” (Proverbi 17:17).

L’amicizia spesso richiede sacrificio.
Il vero amico dona se stesso, anche se questo non gli conviene – ed anche se gli costa caro. L’estremo esempio di questo lo troviamo in Gesù Cristo, che ha donato tutto e ha detto: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i suoi amici.” (Giovanni 15:13).


| AUTORE | Jim Mathis`e un direttore esecutivo della BBC in Kansas e Kansas City, Missouri, USA. Lui e la moglie Louise, furono proprietari di un negozio di macchine fotografiche e sviluppo di fotografie, in Overland, Park, Kansas.


© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org  una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA, con l'unico proposito di presentare Gesú Cristo come Salvatore e Signore a uomini d'affari e professionisti.

La nostra visione è quella di creare un movimento di Cristiani Evangelici nell’ambito del lavoro autonomo sia nell’ambito di rapporti professionali di dipendenza da terzi ma con posizioni di responsabilità o di piena autonomia.
Vogliamo incoraggiare tutti i credenti ad accettare e ad affermare il loro ministero e la loro missione quotidiana dovunque Dio li ha chiamati a lavorare.
Serviamo Dio nel mercato globale attraverso la definizione e il rafforzamento di gruppi dirigenti nazionali e regionali, di presentare in modo efficace le verità di Gesù Cristo per le imprese e professionisti e per vedere vite trasformate da Cristo.

martedì 14 maggio 2013

Coraggio!

Per molte persone, nel mercato di lavoro di oggi, la sicurezza è una preoccupazione: un lavoro stabile, un salario accettabile, responsabilità maneggevoli, aspettative prevedibili.  E chi le può biasimare?
Con un’economia mondiale incerta, semplicemente avere un lavoro è una benedizione.  Essendo così, perché dire o fare qualcosa che possa mettere a repentaglio questa posizione “sicura”?  Perché agitare le acque?

Tuttavia i più grandi realizzatori che hanno lasciato marche indelebili nelle loro imprese, sono quelli che hanno mostrato un insolito coraggio, desiderando nuotare contro corrente, sfidare lo status quo e avventurarsi verso lo sconosciuto senza garanzia di successo.

Gli esempi di Bill Gates e di Steve Jobs subito vengono in mente, individui che hanno previsto l’uso e la capacità del computer che i loro colleghi giammai sognarono fosse possibile.
Abbiamo il classico esempio dell’inventore Thomas Edison che rimase imperterrito davanti a ripetuti insuccessi durante la sua ricerca dell’invenzione della lampadina, convinto che ogni fallimento rappresentava un passo verso il successo.

Da dove viene questo coraggio?

Qualche volta dalla necessità. Un amico, era impantanato in un lavoro a ora, mal pagato, che non gli permetteva di soddisfare i desideri che aveva per la sua famiglia. Invece di accettare le sue circostanze o prendersela con gli altri per la sua condizione, Gary implementò un esteso progetto di miglioramento personale, acquisendo ferramenta e esperienza necessarie per diventare un esecutivo di vendite di successo. Oggigiorno egli incita gli altri a dare simili passi di coraggio. La sua vita è diventata un esempio vivo nel tempo, come il principio biblico: “L’appetito del lavoratore lavora per lui, perché la sua bocca lo stimola”.  (Proverbi 16:26)

Coraggio – questa disposizione di avanzare oltre i limiti stabiliti e affidabili – può sorgere anche da altre fonti.

Coraggio per prendere una posizione.
Quando ti senti sicuro quanto a un principio o a un credo, il coraggio esige che tu non abbia accomodamento. Può essere che il cambiamento di strategia sia necessario, nonostante l’opposizione. O puoi pensare che possa essere sbagliato.  Segui l’esempio “dei figli di Issacar, che avevano intendimento dei tempi e sapevano quindi ciò che Israele doveva fare”.  (1 Cronaca 12:32)

Coraggio per procedere nonostante il pericolo.
Avanzare o promuovere grandi cambiamenti può comportare considerevoli rischi. Ma se tu stai sentendo che Dio sta invitandoti a proseguire, agire con forza e coraggio è giustificato. “Non ti ho io comandato: Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perché è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada”.  (Giosuè 1:9)

Coraggio per perseverare.
Quando gli obiettivi non vengono raggiunti e le iniziative frustrate, può essere facile desistere. In momenti così, il coraggio di persistere e rimanere puntati verso l’obiettivo è essenziale. “E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo”.  (Galati 6:9)

Coraggio di agire con convinzione.
Gli affari e il mondo professionale possono situarsi in un ambiente immorale, governato da regole “etiche”: qualsiasi cosa si può fare per chiudere un affare. Richiede coraggio per rimanere centrati negli alti criteri di comportamento e pratica. “Rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è invano”.  (1 Corinzi 15:58)


| AUTORE | Robert J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy inc. , una "non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia, U.S.A.


© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org  una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA, con l'unico proposito di presentare Gesú Cristo come Salvatore e Signore a uomini d'affari e professionisti.


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La nostra visione è quella di creare un movimento di Cristiani Evangelici nell’ambito del lavoro autonomo sia nell’ambito di rapporti professionali di dipendenza da terzi ma con posizioni di responsabilità o di piena autonomia.
Vogliamo incoraggiare tutti i credenti ad accettare e ad affermare il loro ministero e la loro missione quotidiana dovunque Dio li ha chiamati a lavorare.
Serviamo Dio nel mercato globale attraverso la definizione e il rafforzamento di gruppi dirigenti nazionali e regionali, di presentare in modo efficace le verità di Gesù Cristo per le imprese e professionisti e per vedere vite trasformate da Cristo.

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martedì 7 maggio 2013

Conservando la fede durante le avversità


Praticare la propria fede nel mondo pragmatico degli affari di oggi dove il sistema è “vedere per credere”, porta certe difficoltà. È difficile mantenere la fede durante i tempi di avversità finanziarie.

L’affare dei prestiti immobiliari crebbe rapidamente con l’acquisto di case a prezzi più bassi del mercato.  Queste case venivano ristrutturate diventando così più “interessanti” per i potenziali compratori.
I padroni di questo affare, facevano il massimo dei prestiti che riuscivano ad ottenere, prendendo dalle banche grandi somme di denaro e comprando il maggior numero di case che potevano. Come risultato, un buon numero di proprietà rimasero invendute.

Nel corso del tempo molti errori furono fatti. Decisioni sbagliate vennero prese su alcune proprietà.  In altre, il lavoro di ristrutturazione ritardò e l’impresa comprò case più in fretta di quante riusciva a vendere. Come conseguenza una grande quantità di case non fu venduta, consumando così i prestiti fatti.

I padroni dell’impresa ebbero, allora, importanti decisioni da prendere: ammettere il problema e accettare le conseguenze o mentire al prestatore e usare il denaro preso in prestito per altri progetti? La paura vinse la coscienza e la fede, portandoli a commettere frode e alla fine, a essere accusati criminalmente.

La fede fu violata in due modi, in questo caso.

Prima, chi fece il prestito agì con più aggressione che il poco stabile mercato immobiliare permetteva, anche considerando la svalutazione delle proprietà acquistate.  Con certezza non consultarono seriamente Dio per ottenere orientamento su come procedere quando il rischio crescente divenne evidente.

In secondo luogo mancarono di fede, non avendo fiducia che Dio prendesse cura dei risultati riguardo i debiti crescenti in banca. Invece di questo, decisero di mentire con la presunzione che avrebbero potuto evitare i debiti, spendendo ancora più denaro.

Avrebbero potuto evitare la frode e le sue conseguenze criminali se avessero ascoltato la promessa biblica in Salmi 23:4 che ci dà la certezza che possiamo avere fiducia in Dio: “Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me”.

Questo salmo fu scritto da un pastore che affrontava lo spaventoso compito di condurre il suo gregge attraverso un buio, minaccioso varco dove gli animali potevano incontrare predatori di tutti i tipi. Operare un’attività immobiliare è ben diverso di custodire pecore ma il principio rimane lo stesso: tutti i seguaci di Gesù Cristo devono avere fiducia nel loro Signore, nei momenti pericolosi e anche quelli di incertezza.

Un altro brano, in Filippesi 4:6-7 presenta una promessa simile: Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù”.

I padroni dell’impresa di ristrutturazione immobiliare, non credettero o non agirono con questa fiducia.

Se stai affrontando un dilemma simile, ho una raccomandazione: Scegli la fede, non la paura.


| AUTORE | Rick Boxx -- "Momenti di Integritá com Rick Boxx" é un articolo settimanale che parla sull'Integritá nel mondo degli affari, visti con prospettiva cristiana.

© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org  una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA, con l'unico proposito di presentare Gesú Cristo come Salvatore e Signore a uomini d'affari e professionisti.

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La nostra visione è quella di creare un movimento di Cristiani Evangelici nell’ambito del lavoro autonomo sia nell’ambito di rapporti professionali di dipendenza da terzi ma con posizioni di responsabilità o di piena autonomia.
Vogliamo incoraggiare tutti i credenti ad accettare e ad affermare il loro ministero e la loro missione quotidiana dovunque Dio li ha chiamati a lavorare.
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