Con
alcuni miei amici partecipo al programma “Adopt a School”
[“adotta una scuola”]. Da questo lavoro ho imparato quanto
sia importante la speranza. Bambini che hanno conosciuto la
povertà e l’oppressione estrema, possono avere un buon futuro se
diamo loro una speranza.
Non
sto parlando di sentimenti come: “spero che” , “mi auguro che”
o “buona fortuna”. Parlo di vera speranza, conquistata nel
conoscere esempi reali di persone che vinsero avversità simili alle
loro, e di ricevere mete pratiche e strategie che li dirigano verso
un cammino migliore di vita.
Sentimenti
di disperazione non sono presenti solo nel ghetto o nelle comunità
svantaggiate. Un po' di speranza sarebbe utile anche
nell’ambiente di lavoro.
Una
recente ricerca della Gallup Institute rivelò che appena 30% dei
lavoratori si sentono entusiasti nel loro impiego, trovandolo
significativo e compensatore.
Potevi
immaginare una cosa di queste?
Che
oggi meno di un terzo dei lavoratori ricevono le loro responsabilità
professionali con entusiasmo?
Che
cosa succederebbe se il restante 70% comprendesse il significato
della loro vocazione in un contesto lavorativo e una reale sensazione
di speranza che gli permette di fuggire da sentimenti di schiavitù e
di frustrazione che dominano la loro realtà quotidiana?
Se
potessero avere speranza, credo che la maggioranza si troverebbe più
coinvolta e produttiva. Invece di considerarsi un peso o un
bagaglio nella loro organizzazione, svilupperebbero e diventerebbero
collaboratori importanti e valorizzati.
Come
potrebbe succedere?
Non
esiste una soluzione semplice e istantanea. A volte i collaboratori
sono come il proverbiale “pino quadrato” che tenta di adattarsi
ad un “buco rotondo”. L’insieme esclusivo di abilità e talenti
che possiedono non è coerente con le responsabilità che a loro
furono attribuite e che devono svolgere tutti i giorni. Possono
sentirsi male utilizzati o impediti di esplorare opportunità per la
propria crescita professionale e personale. Si sentono immobilizzati,
come se il lavoro fosse una via senza uscita , senza speranza di
crescita.
Esistono
vari tipi di test di competenza e di personalità, così come esiste
la valutazione che le imprese possono usare per la scelta dei loro
collaboratori per incontrare il miglior modo di massimizzare la loro
contribuzione. In alcuni casi un lavoro che può sembrare una strada
senza uscita, potrebbe divenire esattamente il contrario. Il
collaboratore deve essere incoraggiato a cercare alternative più
compensatrici, materialmente, mentalmente ed emozionalmente.
Tutti
noi abbiamo bisogno di speranza: l’attesa o la fiducia che le cose
migliori ci aspettano e che possono essere raggiunte. Nel libro dei
Proverbi 13:12 c'è una osservazione osserva: “La speranza
insoddisfatta fa languire il cuore, ma il desiderio realizzato è un
albero di vita.” Mancanza di speranza può esigere un prezzo
fisico alto, così come in altre aree.
I
seguaci di Gesù Cristo, trovano la loro speranza in Dio, fiduciosi
nella Sua promessa di avere cura di noi, di provvedere e guidarci in
ogni aspetto della nostra vita. Per esempio: Dio ci dà questa
certezza nel libro di Geremia 29:11“Io, infatti, conosco i
progetti che ho fatto a vostro riguardo – dice il Signore –
progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di
speranza”.
Quando
sappiamo che Dio ha progetti specifici per noi e che sta lavorando
diligentemente per compierli, come non avere speranza?
Con
questo in mente, prendi un momento del tuo tempo e cerca di
provvedere speranza a qualcuno, oggi!
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AUTORE
| Rick Boxx -- "Momenti di Integritá com Rick Boxx" é
un articolo settimanale che parla sull'Integritá nel mondo degli
affari, visti con prospettiva cristiana. Trascritto con
autorizzazione. www.integritymoments.com 2000, Integrity
Management, Inc.
MANNA
DEL LUNEDÍ©
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