martedì 31 dicembre 2013

| 2014... LA VISIONE NON E' CAMBIATA || 2014... THE VISION HAS NOT CHANGED |

Our vision is to create an Evangelical Christian movement, concerning the  self-employement, or relations between professional employers and workers, or take upon oneself, or with full operating range.
We want to encourage all the believers to affirm their ministry and daily mission anywhere God called them to work.
We serve God in the global market through the definition of regional and  national managers groups, to present in a very effective way the truth of Jesus Christ for the firms and professionals to see lifes transformed by Christ.
The Christians involved in many business, like market, or trading often reach places where the traditionals churches founders or evangelicals cannot reach.

La nostra visione è quella di creare un movimento di Cristiani Evangelici nell’ambito del lavoro autonomo sia nell’ambito di rapporti professionali di dipendenza da terzi ma con posizioni di responsabilità o di piena autonomia.
Vogliamo incoraggiare tutti i credenti ad accettare e ad affermare il loro ministero e la loro missione quotidiana dovunque Dio li ha chiamati a lavorare.
Serviamo Dio nel mercato globale attraverso la definizione e il rafforzamento di gruppi dirigenti nazionali e regionali, di presentare in modo efficace le verità di Gesù Cristo per le imprese e professionisti e per vedere vite trasformate da Cristo.
I Cristiani impegnati in molti mestieri, nel commercio, negli affari e nelle professioni possono arrivare spesso in luoghi dove non possono arrivare i tradizionali fondatori di chiese o gli evangelisti.

lunedì 30 dicembre 2013

Come sarà il nuovo anno?

Come sarà il nuovo anno? Cosa desidereresti che si realizzasse?

Penso che la prima domanda sia un po' difficile, forse perfino impossibile da rispondere perché coinvolge tante variabili incostanti fra loro come ad esempio: fattori economici locali e nazionali, cambiamenti nella ditta in cui lavori, decisioni prese – o non prese – che avranno risultati a lungo o a breve termine. Ma anche a livello personale come ad esempio gli avvenimenti non previsti, o eventi che le circostanze non ti permettono di controllare o speranze insoddisfatte.

La seconda domanda, però, è più facile da rispondere. Possiamo determinare mete, speranze e sogni per il nuovo anno. Alcune basate sul passato ed altre su ciò che vorremmo che succedesse. Ma la realtà è, che le cose importanti di solito non succedono da sole: siamo noi a dover prendere l'iniziativa per portarle a compimento. Uno dei metodi più efficaci per fare questo è fissare i punti “fondamentali”.

Il mio amico, Gary Highfield, nel suo libro “When Want To becomes Have To!” [“Quando Volere diventa Dovere”] racconta la storia di come visse grandi difficoltà nel costruire una carriera di successo come uomo d’affari e imprenditore. Gary piega in un capitolo che una delle chiavi per questo successo è stabilire obiettivi – e continuamente ricordarli a se stesso.

Egli ci offre qualche buon consiglio:

  • Metti a fuoco dove vuoi stare e non dove sei;
  • Non aspettare che le cose cambino. Sii l’agente del tuo cambiamento;
  • Agli obiettivi non importa chi li possiede: a loro piace stare con tutti, anche con te;
  • Non pensarli solo gli obiettivi, ma scrivili e portali con te, ovunque vai;
  • Non importa quanto tempo ci vuole per arrivare dove vuoi andare ma, prima incominci, prima arriverai.
  • Preparati e sii pronto, così non devi incominciare a prepararti quando l’opportunità si presenta.


Nel eterno libro dei Proverbi, della Bibbia, possiamo imparare dalla profonda saggezza a pianificare e stabilire obiettivi:

Quali sono le mete che ti poni?
Molte mete sono stabilite da noi stessi, da persone che conosciamo o dai nostri affari. Anche se queste mete sono buone, dobbiamo fissare i nostri occhi più in alto, per piacere e servire Dio.
Affida al Signore la tua attività e i tuoi progetti avranno successo”. (Proverbi 16:3)

Sii flessibile e disposto a cambiare la direzione, se necessario.
Una delle migliori cose riguardo le nostre mete è che la loro ricerca ci mantiene in movimento. Ma noi dobbiamo essere disposti a cambiare i nostri piani e a cambiare la direzione, se le circostanze lo esigono.
La mente dell’uomo pensa molto alla sua via, ma il Signore dirige i suoi passi”. (Proverbi 16:9)

Riconosciamo che possiamo essere strumenti di Dio nel fare il Suo lavoro.
Possiamo essere diligenti nel articolare le nostre mete e piani ma hai mai considerato che Dio ha intenzioni specifiche per quello che ci ha destinati a fare, nella nostra vita di tutti i giorni e nel mercato di lavoro?
"Molte sono le idee nella mente dell’uomo, ma solo il disegno del Signore resta saldo”. (Proverbi 19:21)


| AUTORE | Robert J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy inc. , una "non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia, U.S.A.

© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.

Evento da tenere in considerazione:
WORLD CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, Florida – Marriott World Center.

lunedì 23 dicembre 2013

Che cosa significa il Natale per te?

Questa domanda è spesso fatta in un specifico periodo dell’anno e le risposte sono diverse. Alcuni enfatizzano la parte divertente di questo periodo: la riunione familiare e lo scambio di regali con della musica allegra. Altri invece pensano ai preparativi della festa: alla cena, a predisporre la casa per le visite, a montare l’albero di Natale con le decorazioni e si preoccupano per trovare il giusto regalo per ognuno.

Per milioni di persone, il reale significato del Natale è ricordare la nascita di Gesù Cristo, dalla quale la festa ha preso il “significato”.

Per il commercio, specialmente al dettaglio, il Natale significa alti guadagni nelle vendite in un periodo di fine anno e lo stesso si applica al crescente commercio online. Tanto per il commercio fisico o virtuale, questo periodo serve per definire il bilancio finanziario annuale.

Per uomini e donne d’affari, e per molti professionisti, il Natale significa lavoro, mentre dal punto di vista personale può avere diversi significati 

Ma… che cosa significa il Natale per te?

Per quelli che credono nella Parola di Dio, la Bibbia, la risposta riguarda il bambino Gesù, la cui nascita è celebrata in questa epoca dell’anno, indipendentemente di quando questo avviene nel calendario. I Vangeli di Matteo e di Luca descrivono questa nascita in dettaglio ma Giovanni spiega il suo significato nitidamente.


"Nel principio era la Parola (Gesù Cristo) e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. Egli era nel principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui, e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa… E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità”. (Giovanni 1:1-5,14)

Come gli scrittori Paul Brand e Philip Yancey scrissero nel loro libro “In His Image” (“A Sua immagine”), quando Gesù venne al mondo divenne “la visibile, finita espressione dell’invisibile, infinito, inesprimibile Dio”.

Gesù Cristo insegnò ai suoi seguaci che vedere Lui era vedere Dio. Capi religiosi di quei giorni vedevano questa dichiarazione come un’oltraggiosa eresia, ma questo fu quello che Gesù Cristo disse.

Nel Natale, i seguaci di Cristo commemorano la sua nascita ma la storia non finisce lì. Gesù Cristo visse 33 anni e per tutto il tempo che rimase fra noi fu un grande maestro, un mentore, un modello di vita e, alla fine, sacrificio definitivo per i peccati della razza umana.

Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio”. (2 Corinzi 5:21)

Senza la morte di Gesù Cristo sulla croce – e la sua resurrezione – questa festa che chiamiamo Natale, sarebbe senza significato.

Il mondo commerciale potrebbe inventarne un’altra simile per aumentare le sue vendite annuali ma senza Cristo, realmente non ci sarebbe il Natale.


| AUTORE | Robert J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy inc. , una "non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia, U.S.A.

© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.

Evento da tenere in considerazione:
WORLD CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, Florida – Marriott World Center Per informazioni o contatti: http://www.cbmcint.org/blog/events/world-convention-2014/

martedì 17 dicembre 2013

Il potere della connettività

"Connettività" è diventata una parola potente nel mondo imprenditoriale e professionale. Con la rete internet, o l'email, o i messaggi sms, o gli strumenti online tipo skype, le videoconferenze e altre risorse tecnologiche, possiamo connetterci istantaneamente con personale, clienti, venditori e consulenti, ovunque essi siano, in qualsiasi parte del mondo.

Gli smart-phones sono diventati sempre più importanti in questa rivoluzionaria connettività i quali ci permettono di rimanere "connessi" quanto vogliamo. Possiamo comunicare contemporaneamente con una o più persone, in paesi diversi e in qualsiasi momento!

Indipendentemente da come questo sia fatto, la comunicazione effettiva rimane fondamentalmente in questo processo. Specialmente quando riguarda una comune missione, visione o desiderio collettivo di disseminare un messaggio urgente.

A volte, anche con le meraviglie della tecnologia, l'importanza del messaggio richiede che i partecipanti vengano "convocati" in un luogo dove si possa interagire a tu per tu.

Per questo motivo, nel mese di settembre 2014 dal 24 al 28, la CBMC creerà una diversa forma di "connettività". Molti leader mondiali della CBMC si riuniranno all'Orlando World Center Marriott, a Orlando Florida.
Il primo convegno Mondiale della CBMC si è svolto nel 2010 a Singapore e come allora sappiamo che il nuovo appuntamento attrarrà centinaia di professionisti e imprenditori di tutti i continenti.

Il tema del Convegno sarà "un solo Dio - un solo mondo - un mercato globale - un solo messaggio".

L'esortazione di Gesù in Atti 1|8 "Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e a Samaria e fino agli estremi confini della terra" sarà il "filo" che unirà ogni plenaria.

Nel 21° secolo il mercato del lavoro è diventato globale. Oltrepassa le frontiere culturali, linguistiche, politiche, ideologiche ed economiche.
Per questo motivo, i leader internazionali della CBMC avranno l'opportunità di approfondire tematiche, corsi di formazione, partecipare a tavole rotonde e tanti altri momenti in programma.

Gli oratori che parteciperanno all'evento saranno:
Per  maggiori informazioni sul Convegno Mondiale della CBMC, o per il calendario, il programma o come registrarsi collegarsi al link www.worldcon14.cbmc.comOrlando World Center Marriott, Orlando, Florida, USA.

Ebrei 10:23-25 ci offre una forte esortazione per questo Convegno Mondiale: “Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele Colui che ha promesso. Cerchiamo anche di stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone, senza disertare le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma invece esortandoci a vicenda; tanto più che potete vedere come il Giorno si avvicina”.


MANNA DEL LUNEDÍ© é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL [http://www.cbmcint.org] una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.

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sabato 14 dicembre 2013

CBMC International World Convention 2014


Evento da tenere in considerazione:

WORLD CONVENTION 2014 | 24-28 settembre 2014

Orlando, Florida – Marriott World Center

giovedì 12 dicembre 2013

COME ESSERE UN LEADER...

Che Cosa significa essere un leader? Come facciamo ad impattare nel nostro posto di lavoro? Che cosa ci vuole per cambiare il mondo?

Questa settimana, il mondo è stato in lutto per la morte di Nelson Mandela, che, nonostante il suo controverso passato, è stato un grande leader.

Che cosa è che distingue i grandi leader come Mandela da altre persone di talento e ambiziose che cercano di tirare fuori una leadership efficace ma non ci riescono?

Simon Sinek giornalista dell'Huffington Post afferma che la risposta sta nel servizio e nel sacrificio. Un leader deve volere qualcosa così tanto da essere disposto a rinunciare all'ambizione o alla sicurezza personale per un obiettivo a lungo termine.
"La leadership è un servizio. E il servizio è dotato di sacrificio. I sacrifici che una persona è disposta a fare per il bene degli altri può assumere molte forme. Il dono del proprio tempo e dell'energia che viene impiegata è sicuramente un sacrificio. A differenza del denaro, tempo ed energia non si possono quantificare."
Ma la leadership richiede anche prudenza. Dopo tutto, diamo solo una quantità limitata. Se ci sacrifichiamo per cause e idee che non hanno "fondamenta", troveremo che non abbiamo nulla da dare quando sarà il momento. Inoltre, dobbiamo avere coraggio di fare la cosa giusta quando saremo nell'incertezza.
Secondo Sinek: "In una struttura di comando e controllo, l'autorità è accumulata nella parte superiore. Questo può essere buono per il breve periodo e positivo per le poche persone in posizioni chiave, ma alla fine l'organizzazione subirà nel tempo... Al contrario, un leader che distribuisce l'autorità consente al popolo ad assumersi la responsabilità e di promuovere gli interessi del gruppo".
E questo porta alla mente il leader Ultimo che,
"Pur essendo di natura divina, non considerò l'uguaglianza con Dio una rapina, anzi spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini... Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato un nome che è a di sopra di ogni nome" [Lettera ai Filippesi 2|6-9]
In questo periodo fervono i preparativi per le feste natalizie. Ma mentre stiamo preparando la celebrazione dell'incarnazione, potrebbe essere utile riflettere sul sacrificio di Cristo considerando la saggezza e il coraggio del Leader per eccellenza.

Come possiamo imitare il Suo esempio, come ci relazioniamo e qual'è il nostro contributo nelle nostre famiglie, o nella chiesa o nel luogo di lavoro e altrove?

| AUTORE | About Kristie EshelmanKristie Eshelman is an Associate Editor at the Institute. She edits the “Creativity. Purpose. Freedom” blog, works with the think tank to edit IFWE’s research, and manages external content.


The Institute for Faith, Work & Economics™ (IFWE) is a non-profit, 501(c)(3) Christian research organization committed to promoting biblical and economic principles that help individuals find fulfillment in their work and contribute to a free and flourishing society.



mercoledì 4 dicembre 2013

Cambiando una industria intera – una persona per volta

Hai osservato pratiche o metodi dentro il tuo ramo d’affari che non approvi, cose che sembrano sbagliate o non appropriate ma che, nonostante questo persistono perché “tutti fanno così” Che cosa si potrebbe fare per correggere e cambiare queste pratiche?

Nel libro di Ken Eldred “The Integrated Life” (“La vita integrata”), l'autore illustra la vita di alcuni uomini che prendono una posizione nei confronti di quelle pratiche disoneste che danneggiano le reazioni. Racconta che due commercianti londinesi, nel medioevo, decisero di cambiare la pratica in uso in quei giorni. Smisero di usare bilance e pesi “disonesti” per pesare la carne e altri alimenti che danneggiavano i loro clienti

Che cosa fecero questi uomini fu semplice: incominciarono a testare e a verificare le bilance, l'uno dell’altro, per aderire alle leggi di Dio che erano rivelate nella Bibbia, invece di preoccuparsi degli standard in voga di quei giorni.

Era un’attitudine audace per quei giorni e la conseguenza di tale posizione avrebbe potuto essere la chiusura dei loro piccoli negozi, da commercianti senza scrupoli. Invece Dio onorò il loro atteggiamento integro e la loro fedeltà li portò a fondare The Livery Companies, un tipo di associazione commerciale che continua fino ad oggi, e che ancora mantiene i suoi membri ad alti standard etici.

Perché questi commercianti erano tanto impegnati a combattere la frode? Frode che veniva fatta da persone senza scrupoli applicando misure sbagliate?

Devono aver avuto diverse ragioni ma quello che i spinse a rivedere i propri affari fu un verso della Bibbia, Proverbi 11:1 insegna: “La bilancia falsa è in abominio al Signore, ma del peso esatto egli si compiace”. Quegli uomini presero il reale significato e agirono in accordo.

Per evitare qualsiasi malinteso, questo stesso messaggio è stato messo in un modo leggermente diverso in altre parti dei Proverbi: “La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore, tutti i pesi del sacchetto sono opera sua”. (Proverbi 16:11); Doppio peso e doppia misura sono due cose in abominio al Signore”. (Proverbi 20:10); Il doppio peso è in abominio al Signore e le bilance false non sono un bene”. (Proverbi 20:23)

Un altro principio che hanno considerato si trova nel vangelo di Matteo. Gesù Cristo dichiarò ai suoi discepoli: “Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro”(Matteo 7:12). I mercanti devono essersi resi conto che a loro non sarebbe piaciuto essere ingannati da qualcuno che usasse pesi falsi e che contasse erroneamente le merce che compravano. Capovolsero la tendenza di quel tempo: per oro non era più fondamentale il guadagno ma il riconoscimento della loro responsabilità davanti a Dio.

Può darsi che le questioni che tu osservi nella tua area di lavoro non abbiano a che vedere con pesi e misure esatte. Forse riguardano promesse e impegni non compiuti, fatturazione impropria per forniture e servizi o il non pagamento di obblighi finanziari nei termini dovuti.

Puoi pensare ad altri esempi ma lascia che io ti chieda: Che cosa succederebbe se tu o qualcuno dei tuoi compagni del tuo ramo di attività vi riuniste per cambiare o stabilire nuovi standard nella vostra industria? Avreste il coraggio di farlo?


| AUTORE | Rick Boxx -- "Momenti di Integrità com Rick Boxx" é un articolo settimanale che parla dell'Integrità nel mondo degli affari, visti con prospettiva “Cristiana”.


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lunedì 25 novembre 2013

Ringraziare anche quando non si è grati

Questa settimana, in America, milioni di persone celebreranno il Thanksgiving Day (“Giorno del Ringraziamento”). Celebrazioni simili hanno luogo anche in altri paesi, con altre culture, in tutto il mondo. Per molti questa data è un’occasione per “contare le benedizioni”, e per riflettere sulle buone cose successe nella loro vita, nello scorso anno. Una magnifica tradizione, senza dubbio, ma cosa succede con quelli che affrontarono grandi sofferenze e perdite?

Come esprimere sincera gratitudine quando non ci sono motivi per essere grati? Questa è una domanda che un mio amico di lunga data, Albert Diepeveen si è fatto, durante il corso della sua vita. Infatti, anni fa, lo aiutai a scrivere e a produrre un libro intitolato “Saying ‘Thank You’ When You Don’t Feel Thankful” (“Dicendo grazie quando non ti senti grato”).

Nato in Olanda, Albert e la sua famiglia videro gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. I viveri erano scarsi e, come molti altri, vissero senza avere l’essenziale. Per la mal nutrizione egli ebbe la tubercolosi che lo obbligò a letto per più di tre anni, per la maggior parte del tempo in ospedale.

Albert visse la lotta contro la tubercolosi ma problemi di salute lo accompagnarono per tutta la sua vita. Nel 1958, lui e la moglie emigrarono negli Stati Uniti, dove diede origine a diverse piccole imprese di successo. Essendo imprenditore, visse gli alti e bassi degli affari.

Nonostante tutte le avversità, Albert emanava pace e tranquillità che molti non possono capire. Il mio amico imparò il segreto, come il suo libro afferma, di essere capace di dire “grazie” anche quando non si sentiva grato. Il segreto, afferma, è la sua fiducia in Gesù Cristo: “Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno”. (Romani 8:28)

Albert spiegò: “Studiando le Scritture, presi coscienza che Dio non mente e non può commettere inganni. Dio ama ognuno di noi. Egli permette che circostanze succedano nella nostra vita per il nostro beneficio”.

Parlando sulla sua vita di prima dell’incontro trasformatore con Gesù Cristo, dice: “Frequentai una scuola cristiana e vissi in una famiglia cristiana, ma mai avevo visto la Sua Parola (la Bibbia) come io chiaramente vedo oggi. Tu sai che esistono circa 10.000 promesse nella Parola di Dio? E in quello che Lui promette puoi avere fiducia. Noi tutti possiamo fare affidamento su quello che dice.”

Albert racconta che scoprì un verso della Bibbia che riconosce l’importanza di essere grato a Dio, anche quando non ci si sente pieni di gratitudine. Un giorno il mio pastore stava parlando su questo verso: “In ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi”. (1 Tessalonicesi 5:18) Il pastore allora confermò: “Date grazie in tutte le circostanze”, aggiungendo: “Se qualcuno ti ama, mai lascerà che succeda qualcosa che non sia buona per te”.

Per Albert quella fu una lezione per tutta la vita. Nonostante le infermità, i problemi negli affari e altre difficoltà, egli ha imparato a dire “grazie” anche quando non si sente grato.

E noi?


| AUTORE | Robert J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy inc. , una "non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia, U.S.A.


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WORLD CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, Florida – Marriott World Center

lunedì 18 novembre 2013

L’impossibile non è possibile – se tu desisti

Quante volte hai sentito dire: “Non possiamo fare questo. È impossibile”. A volte è vero: un cliente fa una esigenza che non può essere soddisfatta nel termine richiesto; o il cliente chiede un servizio che non sta nelle capacità della tua ditta. A volte però noi concludiamo che non è possibile perché esige molto lavoro, non sappiamo se può o non può essere fatto e abbiamo paura che dopo tanto sforzo, il lavoro fallisca.

Un mio amico, Gary Highfield scrisse un libro intitolato “When Want To BecomesHave To!” (“Quando voglio diventa devo”), che racconta la sua formidabile storia di super-azione e che divenne un leader dell'imprenditoria di successo. Egli non conobbe il padre biologico ed ebbe un’infanzia sconvolta, testimoniando una tragedia che devastò la sua famiglia quando era bambino. Davanti a queste sofferenze e con difficoltà finanziarie, si trovò come giovane marito e padre. Gary si impegnò in una strategia per cambiare radicalmente le circostanze.

Egli scoprì molti principi utili, durante questo processo, incluso questo: “L’impossibile non è possibile – finché tu desisti”. Queste poche parole sembrano semplici ma sono profonde. Molti dissero a Gary che non avrebbe potuto diventare un venditore altamente produttivo un leader nel suo mercato, o un imprenditore, o un “padrone” di un piccolo business e dirigente di un ufficio di prestiti. Nonostante questo ebbe successo e raggiunse queste mete perché si rifiutò di credere che quello che voleva fare era impossibile.

Ci sono molti altri esempi di persone che ignorarono le voci negative e riconobbero che ciò che gli altri ritenevano impossibile, era possibile, a meno che desistessero di tentare. Michelangelo probabilmente ebbe denigratori quando si propose di pitturare il tetto della Cappella Sistina. Thomas Edison fece molte tentativi fino ad ottenere il successo e inventò la lampada incandescente. Egli si rifiutò di desistere.

Nel 1943, il presidente della IBM Thomas Watson, dichiarò: “Penso ci sia mercato mondiale per forse cinque computer”. E il fondatore della Digital Equipment Corporation, Ken Olson, disse nel 1977: “Non c’è nessuna ragione perché qualcuno desideri di avere un computer nella sua casa”. Tramite arduo lavoro, visione e innovazione e capendo che “l’impossibile non è possibile fino a che desisti”, molti uomini e donne hanno provato che quei giganti dell’industria erano sbagliati.

Anche la Bibbia affronta questa tematica. La fede in Dio, dichiara, può mutare quello che denominiamo di “impossibile” in realtà.

Non possiamo fare tutto da soli.
Il fatto è che molti sogni sono irraggiungibili con la nostra propria forza individuale. Non sono impossibili, ma esigono un potenza più alta della nostra. Abbiamo bisogno del potere di Dio. “Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica”. (Filippesi 4:13)

Possiamo – ma soltanto con Dio.
Se tu hai un sogno grande, come il sogno di Dio, raggiungerlo esige disposizione di dirigersi a chi ha dato questo sogno. Gesù Cristo rivelò ai suoi seguaci: “Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio”. (Marco 10:27)

È necessaria una motivazione corretta.
Ogni tanto fa senso chiedere a noi stessi: “Perché sto facendo questo? Perché realizzare questo è tanto importante per me?” Se la nostra ispirazione non è auto-gratificazione, ma onorare e fare piacere a Dio, possiamo contare con la Sua divina assistenza e direzione. “Prendi il tuo diletto nell'Eterno, ed egli ti darà i desideri del tuo cuore”. (Salmi 37:4)


| AUTORE | Robert J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy inc. , una "non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia, U.S.A.

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lunedì 11 novembre 2013

Molto di più di un pixel

Per avere una carriera come fotografo, che mi occupa la maggior parte delle ore in cui sono sveglio, frequentemente mi trovo a vedere il lavoro e la vita quotidiana con una prospettiva di un fotografo. Per esempio: la fissazione per il numero di pixel – o Megapixel – lo standard attuale di misura per fotografia digitale.

Ho comprato recentemente un nuovo smartphone, dando addio al vecchio apparecchio che era durato quasi tre anni, tempo di vita che attualmente è considerato molto per un cellulare. Un opzione del mio nuovo telefonino è la foto-camera da 14 Megapixel. È impressionante, ma come fotografo professionale considero un errore confondere il numero dei pixel del sensore della foto-camera con la qualità della fotografia.

Questo “equivoco” mi fa ricordare la corsa automobilistica per numero di cavalli degli anni 60, quando i fabbricanti di automobili tentavano convincere i compratori che mettendo grandi motori in automobili mal fabbricate, le avrebbero fatte migliori. Motori più grossi facevano più rumore e sembravano più potenti ma la qualità del trasporto che offrivano non era inaccettabile.

La fotografia digitale divenne una seria minaccia per il film fotografico quando la fotocamera da 1 Megapixel fu disponibile. Da allora il numero di Megapixel che influisce sulla chiarezza e sui dettagli di un’immagine fotografica, è aumentato drammaticamente. Oggi stesso macchine di 8 Megapixel possono produrre risultati impressionanti con le foto molto ingrandite.

Altri fattori che influiscono sulla qualità della fotografia: le lenti utilizzate e i componenti elettronici, che influenzano molto più la qualità dell’immagine che il numero di Megapixel. Ancora più rilevanti sono l’abilità e l’esperienza del fotografo. Anche con la migliore attrezzatura, una persona con un senso povero di composizione fotografica o con un cattivo giudizio artistico, non produrrà fotografie che catturino la nostra attenzione.

Un principio simile si applica nel mercato di lavoro. Anche se abbiamo a disposizione tecnologia avanzata, se noi non produciamo il nostro lavoro con eccellenza, costantemente non saremo fedeli alle scadenze promesse, tratteremo male i clienti e la nostra impresa avrà problemi. Per questo ho trovato questi principi della Bibbia molto significativi.

Per esempio, Proverbi 22:29 dichiara che il lavoro di buona qualità non rimane inosservato.“Hai visto un uomo sollecito nel lavoro? Egli si sistemerà al servizio del re, non resterà al servizio di persone oscure”. In un altro verso, Luca 6:31, Gesù Cristo ci ricorda che il nostro atteggiamento verso le persone, deve essere uguale a quello che vorremmo da loro: “Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.” Tu puoi avere computer e strumenti tecnologici più recenti, ma se hai problemi col servizio ai clienti, tutto quello ha poca importanza.

Alle persone che intendono diventare grandi fotografi devono concentrarsi sull'importanza dell’imparare che cosa fa una buona fotografia e sviluppare le loro abilità, senza preoccuparsi a quanti Megapixel ha la camera. Allo stesso modo, la qualità di ciò che produciamo e il servizio che offriamo sono più importanti per il successo di una ditta che il fatto di poterci vantare di possedere la tecnologia più avanzata.

| AUTORE | Jim Mathis`e un direttore esecutivo della BBC in Kansas e Kansas City, Missouri, USA.

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lunedì 4 novembre 2013

Il potere della speranza

Con alcuni miei amici partecipo al programma “Adopt a School” [“adotta una scuola”]. Da questo lavoro ho imparato quanto sia importante la speranza. Bambini che hanno conosciuto la povertà e l’oppressione estrema, possono avere un buon futuro se diamo loro una speranza.

Non sto parlando di sentimenti come: “spero che” , “mi auguro che” o “buona fortuna”. Parlo di vera speranza, conquistata nel conoscere esempi reali di persone che vinsero avversità simili alle loro, e di ricevere mete pratiche e strategie che li dirigano verso un cammino migliore di vita.

Sentimenti di disperazione non sono presenti solo nel ghetto o nelle comunità svantaggiate. Un po' di speranza sarebbe utile anche nell’ambiente di lavoro. 

Una recente ricerca della Gallup Institute rivelò che appena 30% dei lavoratori si sentono entusiasti nel loro impiego, trovandolo significativo e compensatore.

Potevi immaginare una cosa di queste?
Che oggi meno di un terzo dei lavoratori ricevono le loro responsabilità professionali con entusiasmo?
Che cosa succederebbe se il restante 70% comprendesse il significato della loro vocazione in un contesto lavorativo e una reale sensazione di speranza che gli permette di fuggire da sentimenti di schiavitù e di frustrazione che dominano la loro realtà quotidiana?

Se potessero avere speranza, credo che la maggioranza si troverebbe più coinvolta e produttiva.  Invece di considerarsi un peso o un bagaglio nella loro organizzazione, svilupperebbero e diventerebbero collaboratori importanti e valorizzati.

Come potrebbe succedere?
Non esiste una soluzione semplice e istantanea. A volte i collaboratori sono come il proverbiale “pino quadrato” che tenta di adattarsi ad un “buco rotondo”. L’insieme esclusivo di abilità e talenti che possiedono non è coerente con le responsabilità che a loro furono attribuite e che devono svolgere tutti i giorni. Possono sentirsi male utilizzati o impediti di esplorare opportunità per la propria crescita professionale e personale. Si sentono immobilizzati, come se il lavoro fosse una via senza uscita , senza speranza di crescita.

Esistono vari tipi di test di competenza e di personalità, così come esiste la valutazione che le imprese possono usare per la scelta dei loro collaboratori per incontrare il miglior modo di massimizzare la loro contribuzione. In alcuni casi un lavoro che può sembrare una strada senza uscita, potrebbe divenire esattamente il contrario. Il collaboratore deve essere incoraggiato a cercare alternative più compensatrici, materialmente, mentalmente ed emozionalmente.

Tutti noi abbiamo bisogno di speranza: l’attesa o la fiducia che le cose migliori ci aspettano e che possono essere raggiunte. Nel libro dei Proverbi 13:12 c'è una osservazione osserva: “La speranza insoddisfatta fa languire il cuore, ma il desiderio realizzato è un albero di vita.” Mancanza di speranza può esigere un prezzo fisico alto, così come in altre aree.

I seguaci di Gesù Cristo, trovano la loro speranza in Dio, fiduciosi nella Sua promessa di avere cura di noi, di provvedere e guidarci in ogni aspetto della nostra vita. Per esempio: Dio ci dà questa certezza nel libro di Geremia 29:11“Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo – dice il Signore – progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza”.
Quando sappiamo che Dio ha progetti specifici per noi e che sta lavorando diligentemente per compierli, come non avere speranza?

Con questo in mente, prendi un momento del tuo tempo e cerca di provvedere speranza a qualcuno, oggi!


| AUTORE | Rick Boxx -- "Momenti di Integritá com Rick Boxx" é un articolo settimanale che parla sull'Integritá nel mondo degli affari, visti con prospettiva cristiana. Trascritto con autorizzazione. www.integritymoments.com 2000, Integrity Management, Inc.

MANNA DEL LUNEDÍ© é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL [http://www.cbmcint.org] una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.


Evento da tenere in considerazione:
WORLD CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, Florida – Marriott World Center Per informazioni o contatti: http://www.cbmcint.org/blog/events/world-convention-2014/