C’è
una tendenza, in molti di noi, di vivere la vita divisa in “compartimenti”, che
separiamo e che raramente si incrociano: il nostro lavoro, la casa, gli hobby e
le attività di particolare interesse, tipo il servizio di volontariato. Cose
diverse che non s’incontrano. I diversi aspetti della nostra vita si mantengono
distinti.
Come
il corpo umano – dove vari organi sono separati con funzioni uniche ma che
lavorano insieme, in armonia per mantenere una vita sana – il nostro lavoro
così come i nostri coniugi, genitori, nonni, leader, ecc., possono essere
diversi ma, insieme dimostrano che siamo una cosa sola.
Questo
si applica anche nel campo della fede. Molti isolano le questioni di fede, di
culto a determinati giorni della settimana. Fede e lavoro, alcune persone
credono che abbiano poco o niente a che vedere l’uno con l’altro.
Però,
dal suo inizio, il presupposto basico della “Manna del Lunedì” è che la fede in
Dio e i principi presentati dalla Bibbia, sono tanto pertinenti al mattino del
lunedì o al pomeriggio del martedì…, quanto alla domenica. L’autore Doug
Spada, nel suo libro “L’ateo del lunedì mattino” (“Monday Morning Atheist”), ci
descrive che ha vissuto questa falsa dicotomia per molti anni.
“Incominciavo a praticare una schizofrenia
spirituale e separavo la mia fede dal resto della mia vita. Io spegnevo il
mio contatto con Dio.”
Sei anche tu un ateo del lunedì
mattino?
Io
lo sono stato. Per molti anni ho frequentato i culti della domenica, mi sentivo
ispirato, ma quando arrivava il lunedì, assumevo il mio posto di direttore del
giornale e agivo come se Dio non esistesse. Fu allora che presi
coscienza: se la mia fede in Dio era reale, non è fatta per rimanere ristretta
all’ambiente “religioso”, ma per essere presente nella mia vita 24 ore al
giorno, sette giorni alla settimana.
Un
verso della Bibbia parla direttamente sulla sua ampia applicazione nella vita
quotidiana. “Tutta la Scrittura infatti è
ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla
giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera
buona”. (2 Timoteo 3:16)
Compresi
che “ogni opera buona” si applicava al mio lavoro di giornalista così come si
applica al lavoro di un consigliere finanziario o di banca, medico, professore,
direttore di vendite, cassiere, ingegnere, architetto, avvocato, esecutivo o
tecnico.
Una
delle più luminose maniere di comunicare la nostra fede è attraverso le nostre
azioni. Gesù disse: “Così risplenda
la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e
rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”. (Matteo 5:16)
Se
non viviamo in accordo con la nostra fede e i valori che esprimiamo, quelli che
ci osservano avranno il diritto di dubitare che realmente crediamo in quello
che diciamo. Essere seguaci di Gesù Cristo significa che non dobbiamo metterlo
in un “compartimento” separato dalle nostre vite. Se Lui non è la parte
centrale di tutto, in realtà non fa parte della nostra vita per niente.
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AUTORE
| Robert J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy
inc. , una "non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia,
U.S.A.
© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della
CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org
una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel
1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.
Per chi fosse interessato segnalo un
evento da tenere in considerazione:
WORLD CONVENTION 2014 –
24-28 settembre 2014 a
Orlando , Florida
– Marriott World Center
Per
informazioni o contatti: http://www.cbmcint.org/blog/events/world-convention-2014/