Nel mondo degli affari sentiamo sovente pronunciare questa espressione: "Adeguata verifica", che descrive il processo usato prima di prendere una decisione importante.
Per
esempio, quando si cerca un nuovo leader, le imprese svolgono una adeguata
verifica per trovare il migliore candidato. Prima di introdurre un nuovo
prodotto o un nuovo servizio, realizzano un’adeguata verifica per valutare
l’interesse del compratore, la concorrenza, la sistemazione del prodotto e il suo
mercato.
Nella
ricerca di un collaboratore importante, l’adeguata verifica ha la capacità di
selezionare la giusta persona: con abilità, esperienza, valori, motivazioni,
capacità di adattarsi agli altri membri dell’equipe.
Come
persone, pensando ad un cambiamento significativo di lavoro, dobbiamo
impegnarci a fare la nostra propria adeguata verifica – studiando le
opportunità nel mercato di lavoro, la qualità dell’organizzazione che
consideriamo potrebbe fornirci l’impiego, offerte di lavoro e opportunità di
carriera e, forse la cosa più importante: se intendiamo cambiare lavoro, che
cosa realmente vogliamo fare? Vogliamo fare la stessa attività, o è tempo di
intraprendere una nuova carriera?
La
ricerca, in genere, costituisce la grande parte dell’adeguata verifica e
attualmente l’informazione è più facilmente disponibile di prima. Attraverso la
tecnologia – specialmente Internet e i media sociali – i dati necessari possono
essere ottenuti in pochi minuti, invece di giorni o settimane. Abbiamo gli
ausili migliori di tutti i tempi per aiutarci a prendere la giusta decisione.
Però,
frequentemente dimentichiamo o trascuriamo un’importante fonte: la saggezza di
Dio.
A
volte, nonostante i nostri migliori sforzi e una adeguata verifica, la scelta
migliore non è chiara. In questa circostanza sarebbe opportuno fare come
raccomanda la Bibbia
nel Nuovo Testamento: “Se qualcuno di voi
manca di sapienza, la domandi a Dio, che la dona a tutti generosamente e senza
rinfacciare, e gli sarà data” (Giacomo1:5).
Quando
sono perplesso, davanti a una difficile decisione, è mia abitudine pregare Dio
chiedendo saggezza e necessaria intuizione. Attraverso gli anni, ho incontrato
diversi leader che hanno preso questa decisione: “Dio è il padrone dei miei
affari”. Per loro è normale cercare la
Sua saggezza nelle decisioni d’ogni giorno.
Intanto,
le qualità necessarie per cercare la saggezza di Dio sono descritte nella
seconda parte del versetto: “La domandi però con fede, senza esitare, perché
chi esita somiglia all’onda del mare mossa e agitata dal vento; e non pensi di
ricevere qualcosa dal Signore un uomo che ha l’animo oscillante e instabile in
tutte le sue azioni” (Giacomo1:6-8).
Alla
luce delle decisioni che affrontiamo tutti i giorni, ce n’è una che trascende
tutte le altre: se viviamo sinceramente per Dio, non solo nella vita privata,
ma anche in quella professionale.
Migliaia
d’anni fa il leader Giosuè fece questa dichiarazione: “Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire il Signore”.
(Giosuè24:15) Hai preso questa stessa risoluzione?
Se
ancora non è così, questa decisione merita un’adeguata verifica. Sarebbe
intelligente seguire l’esempio dei ricercatori spirituali dell’antica chiesa di
Berea, localizzata ai piedi del Monte Olimpo, in Grecia. I credenti accolsero
la parola dell’Apostolo Paolo con grande zelo.
Per
giorni e giorni esaminarono gli argomenti scritturali che l’Apostolo esponeva
per dimostrare la messianicità di Gesù.
Il
Nuovo Testamento ci insegna che loro “accolsero
la parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere
se le cose stavano davvero così”(Atti17:11).
Nella
mia esperienza di vita, questa “adeguata verifica” ha sempre confermato e
rafforzato la mia fede in Dio.
| AUTORE | Robert
J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy inc., una
"non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia, U.S.A.
Veterano con piú di 30 anni di giornalismo, ha scritto ed editato 9 libri
inerenti al mondo degli affari.