lunedì 19 agosto 2013

Hai investito correttamente nella tua carriera?

Se tu avessi l’opportunità di fare tutto quello che desideri di fare, e molto denaro, continueresti a fare quello che fai oggi?

Quando, anni fa, un amico mio fece questa domanda, mi prese di sorpresa.  Pensai e considerai che cosa rispondere. Dopo una pausa risposi che avendo un’altra opportunità sceglierei un’altra attività lavorativa. Questa riflessione diede inizio a un processo che risultò fondamentale al cambiamento radicale della mia carriera e aprì porte di opportunità che mai più avrei immaginato.

Per questo ho trovato interessante uno scritto in un blog che un altro amico mi raccomandò. L’autore, Seth Godin, blogger, formatore, esperto di marketing, impresario e oratore pubblico, menzionò l’importanza di fare un uso saggio, del nostro tempo, talento ed energia. Queste parole avevano “toccato” alcune considerazioni che feci molti anni fa ed in modo particolare una sua domanda.

Godin scrisse: “Tutti i giorni tu investi un pò di te nel tuo lavoro e una delle grandi scelte disponibili é dove tu farai questo investimento. Il progetto nel quale tu stai lavorando o il leader a cui ti riporti, valgono il tuo investimento?”.
“Investire in un posto sbagliato per una settimana, un mese, non ti mette in crisi ma passare dieci anni investendo in qualcosa che non t’interessa, o lavorando con qualcuno che non si interessa di te... – puoi impegnarti per cercare il meglio”.

Nel mercato del lavoro di oggi, incerto e limitato, cambiare d’impiego non è qualcosa che si debba fare con leggerezza. Il detto: “Un passero nella mano è meglio di due che volando”, si può applicare anche per le decisioni di carriera importanti. Quando decidevo di cambiare lavoro ho sempre cercato il nuovo lavoro mentre stavo già lavorando.

Intanto, come Godin sottolineò, questo non giustifica lo spreco di una buona parte della nostra vita professionale avendo ruoli importanti, con responsabilità, senza senso o che non siano rimunerative.

Nella organizzazione in cui lavoro, parliamo con uomini d’affari e leader professionali su come “inseguire le passioni” nel contesto del loro lavoro. Quando abbiamo l’opportunità di realizzare un lavoro, o ci ingaggiamo in una attività che ci fanno corrispondere a realizzazioni professionali, cerchiamo d’incontrarli in un contesto allegro, perché con questo stato d’animo siamo più produttivi e apprezziamo di più la vita.

Al contrario del concetto popolare, il lavoro non è un “male necessario”. Dio istituì il lavoro e designò l’umanità come custode della Sua creazione. La Bibbia descrive Dio come “lavoratore”.  “Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto”.  (Genesi 2:2-3)

Il lavoro, naturalmente, non è facile ma diventa più facile – e più piacevole – con la giusta motivazione.  La Bibbia ci insegna che cosa dobbiamo chiedere a Dio: “Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: rafforza per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rafforza”.  (Salmi 90:17)  Infine, il lavoro è un’idea di Dio, così è meglio fare quello che Lui vuole da noi – e farlo alla Sua maniera.


| AUTORE | Robert J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy inc. , una "non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia, U.S.A. Veterano con piú di 30 anni di giornalismo, ha scritto ed editato 9 libri inerenti al mondo degli affari. Recentemente ha collaborato con David A. Stoddard su "The Art of Mentoring": 10 Principi sullo Sviluppo del Completo Potenziale delle Persone pubblicato dalla Navpress.


© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.


@andrea_zzi

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