martedì 10 settembre 2013

Risarcimento e compensazione

Tempo fa, mia moglie Katy ed io, ricevemmo da una azienda che opera nel settore della chimica la sorprendente offerta di risarcimento per il danno che uno dei loro prodotti causò ai nostri pini.  Non solo ci risarcirono solo per la perdita di alcuni alberi ma aggiunsero 15% in più a titolo di compensazione.

Con questo gesto, gesto che la compagnia non aveva l’obbligo legale di fare, dimostrò di essere disposta ad andare oltre al costo dei nostri alberi.  Riconobbe che il problema ci causò un danno oggettivo e soggettivo e offrì una somma oltre a quello stimato, un compenso addizionale.

Non so come questa impresa di ambito internazionale determinò il valore, ma conosco l’origine del pensiero di provvedere alla restituzione: la Bibbia.  Nell’Antico Testamento la Bibbia insegna: “Quando un uomo o una donna avrà fatto un torto a qualcuno...dovrà confessare il peccato e restituirà: il reo rifonderà per intero il danno commesso, aggiungendovi un quinto e lo darà a colui che ha trattato ingiustamente”. (Numeri 5:6-7)

Ci sono due principi in questo ammonimento: il primo principio è che quando lo sbaglio è stato commesso e qualcuno ne soffre perdite materiali o finanziarie, è richiesto al trasgressore di compensare la vittima per il totale della perdita. Il secondo principio determina che i danni possono eccedere il valore reale della perdita e un compenso addizionale deve essere fatto per migliorare.

Nelle società attuali in genere vediamo che le compagnie cercano di attenersi al minimo legale, tanto come in qualità come riguardo al servizio clienti, ma è gradevole incontrare esempi di società impegnate ad andare oltre il richiesto.

Nel così chiamato “Sermone della Montagna”, Gesù disse ai suoi seguaci come dovrebbero correttamente rispondere ai loro nemici.  I suoi principi sono applicabili anche negli affari: così facendo, i clienti non diventerebbero nemici o avversari.  “E a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due”.  (Matteo 5:40-41)

Vorrei suggerire una prassi inusuale nel mondo del “lavoro”: se hai trattato ingiustamente qualcuno – anche se l’atto è stato completamente non voluto – e se vuoi realmente correggere l’errore, considera di aggiungere al totale dei danni un valore addizionale per il risarcimento. Nessuno potrà accusarti se decidi di fare di più di quello che sarebbe ragionevole che si aspetterebbero da te.

Ho molti esempi di piccole o grandi compagnie che con un sincero sforzo di servizio per soddisfare il cliente per qualche errore commesso. Non solo lo riacquistarono ma ebbero l’occasione di trasmettere la serietà e la fiducia anche ad altri; videro gli affari in genere aumentare per il loro impegno nel fare quello che è giusto.


| AUTORE |  Rick Boxx -- "Momenti di Integritá com Rick Boxx" é un articolo settimanale che parla sull'Integritá nel mondo degli affari, visti con prospettiva cristiana.


© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.

Per chi fosse interessato segnalo un evento da tenere in considerazione:
WORLD CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, Florida – Marriott World Center


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