mercoledì 25 settembre 2013

Ciechi per mancanza di visione

Nel 1880 George Eastman inventò come applicare emulsione fotografica a una pellicola flessibile. In breve fece sorgere una semplice macchina che chiamò “The Kodak”. Questa piccola macchina cambiò il mondo, permettendo a chi aveva la “passione” della fotografia di sviluppare talento. Eastman creò una piattaforma industriale che prosperò per tante decade.

Quasi 100 anni dopo, questa compagnia che portava il suo nome – The Eastman Kodak Company –  inventò la fotografia digitale. Invece di capire la nuova tecnologia e come questa avrebbe potuto sviluppare l’industria fotografica, la Kodak vide come una minaccia alla sua fabbricazione di pellicole. Non ebbero la medesima visione che ebbe George Eastman e oggi conosciamo il resto della storia.

Non solo le camere digitali ma anche moderni smartphones con macchine fotografiche di alta qualità, sono discendenti virtuali della prima macchina Kodak. Nonostante fossero semplici e facili da usare, l’innovatore della fotografia digitale fallì nello stimarne il valore.

A volte usiamo l’espressione “dormire sugli allori” per descrivere individui o imprese che non generano o che non vanno in cerca di nuove idee.  Ma il problema è maggiore: ha a che vedere col fatto che siamo tanto innamorati del passato che non possiamo o non siamo disposti a muoverci verso il futuro.

Diversi oratori della recente conferenza “Photoshop World” alla quale ho partecipato, misero in evidenza come le realizzazioni passate possono bloccare la nostra capacità di realizzare cose maggiori nel futuro. Nel mio ramo per esempio, eccellenti fotografi continuano ad ammirare le meravigliose fotografie che fecero venti anni fa e insistono a produrre le stesse immagini. Lo stesso accade nella musica, area in cui dedicai molto tempo, alcuni musicisti continuano con le loro vecchie melodie e nemmeno pensano di suonare qualcosa d’altro.

In altre parole, rimanendo legati alle vecchie strade che ci sono familiari, non prendiamo visione delle promesse e delle possibilità che avremmo tentando strade nuove e diverse. Ho osservato una verità basica in tutti i tipi di affari: maggiore è l’impresa, maggiore è la probabilità che i suoi leader dimostrino mancanza d’immaginazione e creatività per vedere e apprezzare qualcosa di diverso da quello che già avevano fatto.

La stessa cosa può succedere spiritualmente. Confortevoli e soddisfatti con le pratiche religiose di sempre, riti e tradizioni, noi spesso riluttiamo a considerare qualcosa di nuovo e diventiamo ciechi per l’assenza di visione.

Ma il Dio della Bibbia a tutto a che vedere con il “nuovo”, come dimostrano i seguenti brani:

Nuove persone.
Dio conosce le nostre lotte, le nostre limitazioni e debolezze. Lui ci vuole fare nuovi, individui pienamente attrezzati per servire Lui e gli altri. “Se uno è in Cristo è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove”.  (2 Corinzi 5:17)

Nuove cose.
Capendo i nostri problemi, insuccessi e imperfezioni, Dio ci offre un nuovo, differente futuro. “Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, faccio una cosa nuova”.  (Isaia 43:18-19)

Nuove motivazioni.
Sapendo come noi spesso non viviamo come desidereremmo, Dio offre la capacità di vivere per Lui: “Dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera”.  (Efesini 4:23-24)


| AUTORE | Jim Mathis`e un direttore esecutivo della BBC in Kansas e Kansas City, Missouri, USA.
  
© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.

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Per chi fosse interessato segnalo un evento da tenere in considerazione:
WORLD CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, FloridaMarriott World Center

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