martedì 16 luglio 2013

Che vestito stai indossando?

“Chi stai vestendo?” Non è una domanda insolita? È si, a meno che tu sia una celebrità che cammina  sul famoso “tappeto rosso” prima di un grande avvenimento come il Premio Oscar o il Premio Grammy. In questo caso possiamo interpretare questa domanda così: “Chi ha disegnato il vestito che tu stai usando?”.  Come risposta noi riceviamo una lista di grandi stilisti che sono professionisti nel creare capi d’abbigliamento unici. Così le persone hanno la possibilità di mostrarsi eleganti, “coprendo le loro imperfezioni con bellissimi abiti”.

Durante il Rinascimento, per esempio, suntuosi vestiti da ballo erano allestiti per dignitari che si presentavano con maschere elaborate e abiti ancora più sfarzosi.  La maggioranza condivideva il comune desiderio di coprirsi con abbigliamenti che dissimulavano la loro identità.

Il travestirsi e il mascherarsi sembrano essere profondamente consolidati nella nostra psiche collettiva. I bambini, ad esempio, trovano “liberatorio” mascherarsi. Troviamo divertente quando le persone che ci conoscono da tanto tempo fanno fatica a riconoscerci solo perché abbiamo cambiato il nostro abbigliamento. Rammento quando lavoravo per una compagnia, anni fa, dove parte del mio lavoro era mascherarmi da mucca e presentarmi in eventi pubblici. Dato che nessuno sapeva che ero io, mi sentivo capace di agire come un buffone e di sentirmi completamente libero.

Nell’ambiente di lavoro, mascherarsi può provvedere alla nostra necessità di successo.  Anni fa “Dress For Success” (“Vestirsi per il successo”), divenne bestseller, consigliando uomini d’affari come scegliere e usare il vestiario che avrebbe potuto migliorare la reazione di colleghi e clienti. L’atteggiamento di vestirsi in modo appropriato è cambiata molto ma ancora abbiamo la tendenza a valutare le persone secondo la loro apparenza.

Anche la Bibbia afferma questo in 1 Samuele 16:7  “Il Signore non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell'uomo: l'uomo guarda all'apparenza, ma il Signore guarda al cuore”.

Questo verso stabilisce due punti importanti: che possiamo essere ingannati da come qualcuno si presenta esternamente e incapaci di vedere le sue ragioni intime e di captare i suoi pensieri segreti. Come un antico detto dice: “Le apparenze ingannano”. L’altro punto è che anche se ci travestiamo, Dio può vederci attraverso il nostro travestimento. E sapere chi realmente siamo.  Proverbi 16:2 dichiara: “Tutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi, ma chi scruta gli spiriti è il Signore”.

Però c’è ancora un altro aspetto di questa domanda: “Che vestito stai indossando?”, che la maggioranza non prende in considerazione. D’accordo con le Scritture, dopo che moriremo, affronteremo il giorno del giudizio, quando udiremo una domanda simile? La Bibbia dice che non sarà sufficiente dire che vestimmo ”buone opere” o “buone intenzioni”.  Solo un abito sarà accettato.

Nella lettera ai Galati 3:26-28 l’apostolo Paolo dichiara: “Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti sono stati battezzati in Cristo, sono rivestiti di Cristo. Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù”.

In un altro brano sempre l’apostolo Paolo ci insegna: “...per la quale verità dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente”.  (Efesini 4:22-23)

Esistono molti altri brani simili che affermano che quando saremo davanti a Dio per il nostro giorno del giudizio, solo il “rivestimento” di Gesù Cristo – le “vesti” che Egli fece per noi – riceveranno l’approvazione divina.

In quel giorno speciale, che vestito indosserai  ?


| AUTORE | Testo scritto da Len M. Allen, un veterano con oltre 35 anni di esperienza nel mondo delle imprese nei settori della vendita al dettaglio, televisione, radio, giornali e pubblicità. Egli è l'autore del libro, "Disoccupati:. Vita nel Deserto".


© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.

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