lunedì 23 dicembre 2013

Che cosa significa il Natale per te?

Questa domanda è spesso fatta in un specifico periodo dell’anno e le risposte sono diverse. Alcuni enfatizzano la parte divertente di questo periodo: la riunione familiare e lo scambio di regali con della musica allegra. Altri invece pensano ai preparativi della festa: alla cena, a predisporre la casa per le visite, a montare l’albero di Natale con le decorazioni e si preoccupano per trovare il giusto regalo per ognuno.

Per milioni di persone, il reale significato del Natale è ricordare la nascita di Gesù Cristo, dalla quale la festa ha preso il “significato”.

Per il commercio, specialmente al dettaglio, il Natale significa alti guadagni nelle vendite in un periodo di fine anno e lo stesso si applica al crescente commercio online. Tanto per il commercio fisico o virtuale, questo periodo serve per definire il bilancio finanziario annuale.

Per uomini e donne d’affari, e per molti professionisti, il Natale significa lavoro, mentre dal punto di vista personale può avere diversi significati 

Ma… che cosa significa il Natale per te?

Per quelli che credono nella Parola di Dio, la Bibbia, la risposta riguarda il bambino Gesù, la cui nascita è celebrata in questa epoca dell’anno, indipendentemente di quando questo avviene nel calendario. I Vangeli di Matteo e di Luca descrivono questa nascita in dettaglio ma Giovanni spiega il suo significato nitidamente.


"Nel principio era la Parola (Gesù Cristo) e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. Egli era nel principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui, e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini. E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa… E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità”. (Giovanni 1:1-5,14)

Come gli scrittori Paul Brand e Philip Yancey scrissero nel loro libro “In His Image” (“A Sua immagine”), quando Gesù venne al mondo divenne “la visibile, finita espressione dell’invisibile, infinito, inesprimibile Dio”.

Gesù Cristo insegnò ai suoi seguaci che vedere Lui era vedere Dio. Capi religiosi di quei giorni vedevano questa dichiarazione come un’oltraggiosa eresia, ma questo fu quello che Gesù Cristo disse.

Nel Natale, i seguaci di Cristo commemorano la sua nascita ma la storia non finisce lì. Gesù Cristo visse 33 anni e per tutto il tempo che rimase fra noi fu un grande maestro, un mentore, un modello di vita e, alla fine, sacrificio definitivo per i peccati della razza umana.

Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio”. (2 Corinzi 5:21)

Senza la morte di Gesù Cristo sulla croce – e la sua resurrezione – questa festa che chiamiamo Natale, sarebbe senza significato.

Il mondo commerciale potrebbe inventarne un’altra simile per aumentare le sue vendite annuali ma senza Cristo, realmente non ci sarebbe il Natale.


| AUTORE | Robert J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy inc. , una "non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia, U.S.A.

© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.

Evento da tenere in considerazione:
WORLD CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, Florida – Marriott World Center Per informazioni o contatti: http://www.cbmcint.org/blog/events/world-convention-2014/

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