lunedì 30 dicembre 2013

Come sarà il nuovo anno?

Come sarà il nuovo anno? Cosa desidereresti che si realizzasse?

Penso che la prima domanda sia un po' difficile, forse perfino impossibile da rispondere perché coinvolge tante variabili incostanti fra loro come ad esempio: fattori economici locali e nazionali, cambiamenti nella ditta in cui lavori, decisioni prese – o non prese – che avranno risultati a lungo o a breve termine. Ma anche a livello personale come ad esempio gli avvenimenti non previsti, o eventi che le circostanze non ti permettono di controllare o speranze insoddisfatte.

La seconda domanda, però, è più facile da rispondere. Possiamo determinare mete, speranze e sogni per il nuovo anno. Alcune basate sul passato ed altre su ciò che vorremmo che succedesse. Ma la realtà è, che le cose importanti di solito non succedono da sole: siamo noi a dover prendere l'iniziativa per portarle a compimento. Uno dei metodi più efficaci per fare questo è fissare i punti “fondamentali”.

Il mio amico, Gary Highfield, nel suo libro “When Want To becomes Have To!” [“Quando Volere diventa Dovere”] racconta la storia di come visse grandi difficoltà nel costruire una carriera di successo come uomo d’affari e imprenditore. Gary piega in un capitolo che una delle chiavi per questo successo è stabilire obiettivi – e continuamente ricordarli a se stesso.

Egli ci offre qualche buon consiglio:

  • Metti a fuoco dove vuoi stare e non dove sei;
  • Non aspettare che le cose cambino. Sii l’agente del tuo cambiamento;
  • Agli obiettivi non importa chi li possiede: a loro piace stare con tutti, anche con te;
  • Non pensarli solo gli obiettivi, ma scrivili e portali con te, ovunque vai;
  • Non importa quanto tempo ci vuole per arrivare dove vuoi andare ma, prima incominci, prima arriverai.
  • Preparati e sii pronto, così non devi incominciare a prepararti quando l’opportunità si presenta.


Nel eterno libro dei Proverbi, della Bibbia, possiamo imparare dalla profonda saggezza a pianificare e stabilire obiettivi:

Quali sono le mete che ti poni?
Molte mete sono stabilite da noi stessi, da persone che conosciamo o dai nostri affari. Anche se queste mete sono buone, dobbiamo fissare i nostri occhi più in alto, per piacere e servire Dio.
Affida al Signore la tua attività e i tuoi progetti avranno successo”. (Proverbi 16:3)

Sii flessibile e disposto a cambiare la direzione, se necessario.
Una delle migliori cose riguardo le nostre mete è che la loro ricerca ci mantiene in movimento. Ma noi dobbiamo essere disposti a cambiare i nostri piani e a cambiare la direzione, se le circostanze lo esigono.
La mente dell’uomo pensa molto alla sua via, ma il Signore dirige i suoi passi”. (Proverbi 16:9)

Riconosciamo che possiamo essere strumenti di Dio nel fare il Suo lavoro.
Possiamo essere diligenti nel articolare le nostre mete e piani ma hai mai considerato che Dio ha intenzioni specifiche per quello che ci ha destinati a fare, nella nostra vita di tutti i giorni e nel mercato di lavoro?
"Molte sono le idee nella mente dell’uomo, ma solo il disegno del Signore resta saldo”. (Proverbi 19:21)


| AUTORE | Robert J. Tamasy é vice presidente di comunicazione della Leaders Legacy inc. , una "non profit corporation" con base in Atlanta, Georgia, U.S.A.

© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.

Evento da tenere in considerazione:
WORLD CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, Florida – Marriott World Center.

Nessun commento:

Posta un commento