lunedì 20 gennaio 2014

Non permettere che la paura ti inibisca

Bill Moore, era un mio vicino di casa durante la mia infanzia, morì recentemente. Aveva 97 anni. Bill visse nella casa di fronte a noi durante la mia infanzia e adolescenza. Per diversi anni Bill prese in affitto un pezzo di terra dalla mia famiglia per usarla come pascolo per le sue mucche.

La sua morte mi fece ricordare quando io avevo 6 o 7 anni, il giorno che mio cugino Bobby ed io decidemmo di prendere una scorciatoia che attraversava il pascolo per andare al nostro nascondiglio preferito per la pescare.

Bill Moore aveva un grosso vecchio toro che proteggeva molto il suo pascolo. Quando il toro ci ha visto attraversare la “sua” terra, ha pensato che non fosse una buona idea e decise così, di caricarci.
Bob ed io corremmo il più rapido possibile, e ci tuffammo sotto il reticolato e ci mettemmo in salvo.

Non ricordo di avere guardato indietro per vedere a che distanza il toro si trovava, il suono del suo respiro e il rumore delle sue zampe, ci fecero correre molto veloci e ricordo che eravamo morti di paura.

Forse avevamo il ricordo di molti cartoni animati dove il toro veniva fatto vedere come un personaggio aggressivo che buttava fuoco dalle narici. Ma la paura, una salutare paura, in questi casi, ci ha spinti fuori dal pericolo.

La paura può essere un fattore motivante, ti porta ad evitare o a fuggire dal pericolo e incoraggia a cercare salvezza. Gli psicologi spiegano che “l'istinto di lotta o di fuga”, nei momenti pericolosi sia molto utile. Allo stesso tempo la paura può essere molto debilitante, ci impedisce di seguire i nostri sogni, di prendere iniziative per liberarci da un cattivo impiego e di incontrare motivazione per tentare qualcosa di diverso nel lavoro e nella vita.

Recentemente ho visto un cartello che diceva: “Vincere la paura della sconfitta è l’inizio della creatività”. Tutte le grandi realizzazioni sono state effettuate, in un certo modo, dalla vittoria sulla paura. La paura della sconfitta, del ridicolo, che la sfida sia maggiore di quella prevista, che ci avventuriamo fuori dalla zona del nostro conforto. Paura di realizzare quello che “nessuno ha fatto prima”.

La Bibbia ci insegna molto sulla paura, riconoscendo che è una delle più basiche e comuni delle emozioni. Dice che la grande parte della paura non è necessaria se depositiamo la nostra fiducia in Dio e nelle Sue risorse.

Per esempio:

Certezza che non siamo da soli.
Uno dei motivi per cui ci sentiamo soli, è la sensazione di isolamento e che stiamo affrontando sfide e ostacoli completamente soli.
Dio dice che questo non è vero: Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio”. (Isaia 41:10a)

Essere sicuri che Dio ti aiuta.
Vinti dalla paura, a chi ricorrere? Dio dice di dirigerci a Lui.
Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa”. (Isaia 41:10b)

Certezza del suo amore e della sua attenzione.
Quando abbiamo fiducia nel Suo infallibile amore e protezione, possiamo affrontare le nostre paure.

Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore.” (1 Giovanni 4:18)

Sia che le nostre paure siano reali o immaginarie, se il toro stia bleffando o realmente ci corre dietro, dobbiamo valutare la situazione con esattezza, affrontare e vincere i nostri timori e inseguire i nostri sogni.

Se Dio ci ha dato un sogno o un desiderio ambizioso, possiamo avere fiducia in Lui perché ci guidi e provveda ai ricorsi per la sua realizzazione.



| AUTORE | Jim Mathis`e un direttore esecutivo della BBC in Kansas e Kansas City, Missouri, USA.


© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.


Evento da tenere in considerazione:
WORLD CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, Florida – Marriott World Center

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