Bill
Moore, era un mio vicino di casa durante la mia infanzia, morì
recentemente. Aveva 97 anni. Bill visse nella casa di fronte a noi
durante la mia infanzia e adolescenza. Per diversi anni Bill prese in
affitto un pezzo di terra dalla mia famiglia per usarla come pascolo
per le sue mucche.
La
sua morte mi fece ricordare quando io avevo 6 o 7 anni, il giorno che
mio cugino Bobby ed io decidemmo di prendere una scorciatoia che
attraversava il pascolo per andare al nostro nascondiglio preferito
per la pescare.
Bill Moore aveva un grosso vecchio toro che
proteggeva molto il suo pascolo. Quando il toro ci ha visto
attraversare la “sua” terra, ha pensato che non fosse una buona
idea e decise così, di caricarci.
Bob
ed io corremmo il più rapido possibile, e ci tuffammo sotto il
reticolato e ci mettemmo in salvo.
Non ricordo di avere guardato
indietro per vedere a che distanza il toro si trovava, il suono del
suo respiro e il rumore delle sue zampe, ci fecero correre molto
veloci e ricordo che eravamo morti di paura.
Forse
avevamo il ricordo di molti cartoni animati dove il toro veniva fatto
vedere come un personaggio aggressivo che buttava fuoco dalle narici.
Ma la paura, una salutare paura, in questi casi, ci ha spinti fuori
dal pericolo.
La
paura può essere un fattore motivante, ti porta ad evitare o a
fuggire dal pericolo e incoraggia a cercare salvezza. Gli psicologi
spiegano che “l'istinto di lotta o di fuga”, nei momenti
pericolosi sia molto utile. Allo stesso tempo la paura può essere
molto debilitante, ci impedisce di seguire i nostri sogni, di
prendere iniziative per liberarci da un cattivo impiego e di
incontrare motivazione per tentare qualcosa di diverso nel lavoro e
nella vita.
Recentemente
ho visto un cartello che diceva: “Vincere la paura della sconfitta
è l’inizio della creatività”. Tutte le grandi realizzazioni
sono state effettuate, in un certo modo, dalla vittoria sulla paura.
La paura della sconfitta, del ridicolo, che la sfida sia maggiore di
quella prevista, che ci avventuriamo fuori dalla zona del nostro
conforto. Paura di realizzare quello che “nessuno ha fatto prima”.
La
Bibbia ci insegna molto sulla paura, riconoscendo che è una delle
più basiche e comuni delle emozioni. Dice che la grande parte della
paura non è necessaria se depositiamo la nostra fiducia in Dio e
nelle Sue risorse.
Per
esempio:
Certezza
che non siamo da soli.
Uno
dei motivi per cui ci sentiamo soli, è la sensazione di isolamento e
che stiamo affrontando sfide e ostacoli completamente soli.
Dio dice che questo non è vero: “Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio”. (Isaia 41:10a)
Essere
sicuri che Dio ti aiuta.
Vinti
dalla paura, a chi ricorrere? Dio dice di dirigerci a Lui.
“Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa”. (Isaia 41:10b)
Certezza
del suo amore e della sua attenzione.
Quando
abbiamo fiducia nel Suo infallibile amore e protezione, possiamo
affrontare le nostre paure.
“Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore.” (1 Giovanni 4:18)
Sia
che le nostre paure siano reali o immaginarie, se il toro stia
bleffando o realmente ci corre dietro, dobbiamo valutare la
situazione con esattezza, affrontare e vincere i nostri timori e
inseguire i nostri sogni.
Se
Dio ci ha dato un sogno o un desiderio ambizioso, possiamo avere
fiducia in Lui perché ci guidi e provveda ai ricorsi per la sua
realizzazione.
|
AUTORE
| Jim Mathis`e un direttore
esecutivo della BBC in Kansas e Kansas City, Missouri, USA.
©
MANNA
DEL LUNEDÍ é
un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL
http://www.cbmcint.org
una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione,
fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA.
Evento
da tenere in considerazione:
WORLD
CONVENTION 2014 – 24-28 settembre 2014 a Orlando, Florida –
Marriott World Center
Per
informazioni o contatti:
http://www.cbmcint.org/blog/events/world-convention-2014/
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