giovedì 18 aprile 2013

Il principio del “leader servitore”


Forse sarai sorpreso dal fatto che la tradizionale strategia di comando negli Stati Uniti e nella maggior parte del mondo sia rimasta la stessa, malgrado  gli onori di cui abbia goduto il sistema “bottom-up” (ascendente) praticato dai leader di diverse grandi compagnie negli anni Ottanta.

Diversi amministratori e dirigenti avevano criticato duramente il sistema “top-down” (discendente), un metodo di direzione gerarchica che aveva caratterizzato le imprese negli anni del dopoguerra. Comunque, non è cambiato molto il sistema, da allora.

Eppure pare evidente che le pratiche del passato, che manipolano i processi produttivi al fine di raggiungere gli obiettivi relativi a costi e guadagni, e che sono dettate dalle politiche di comando e di controllo delle informazioni di tipo “top-down”, debbano essere sostituite da pratiche di consenso “bottom-up”.

Perché c’è voluto così tanto tempo per prendere coscienza che le persone sono più importanti dei numeri?
Che se trattiamo i nostri impiegati e clienti come noi desideriamo essere trattati, l’atteggiamento del personale e la produzione aumentano e le imprese hanno successo?
Che il capitale più prezioso sono quei lavoratori che conoscono più da vicino l’attività, insieme alle informazioni precise e dirette sulle necessità della nostra impresa e dei clienti?

È sorprendente vedere che la parola comando sia menzionata appena sei volte nella Bibbia, mentre la parola servo è menzionata 46 volte solo nel libro della Genesi. Le parole “servo” nel Antico Testamento della Bibbia e “ministro” nel Nuovo Testamento, sono simili al idea di un “rematore inferiore”. Nei secoli passati, per evitare la morte per il forte calore, i tetti delle imbarcazioni erano fatti con grate di metallo, lì sotto gli schiavi delle file superiori e medie remavano. Non potendo lasciare le loro posizioni, i rematori in basso ricevevano tutta la sporcizia sulle loro teste.

Questa non è un’immagine attraente, ma riflette l’umiltà e l’abnegazione di un vero servo. Come ha detto Gesù, chi serve il Dio Altissimo sa che non lavora per essere servito, ma per servire, non importa se strada facendo sorge qualcosa di sgradevole nel cammino. Paradossalmente questa qualità forma dei leader nei quali gli impiegati hanno fiducia e che sono sempre disposti a seguire.

Ecco qualche esempio che la Bibbia offre sul servire – e il comandare.
Il servizio precede i riconoscimenti.
Chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore; e chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di tutti”. (Marco 10:43-44)

Il comando richiede di mettere gli altri al primo posto.
Quanto all’amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all’onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente”. (Romani 12:10) “Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi quello degli altri”. (1 Corinzi 10:24)

L’umiltà è la prima virtù del leader.
Il maggiore tra di voi sia vostro servitore. Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato”. (Matteo 23:11-12) “È meglio essere umili con i poveri che spartire la preda con i superbi”. (Proverbi 16:19)

I migliori leader riconoscono i doni e le abilità, propri e degli altri.
Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; se di ministero, attendiamo al ministero; se d'insegnamento, all'insegnare; se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia”. (Romani 12:6-8)


| AUTORE |  "Adattato, con permesso, da un articolo di Randi Walti, consulente d'affari che risiede a Melbourne, Florida, USA. È autore della rivista elettronica "Business Life Today" nel sito www.lifoustoday.com".


© MANNA DEL LUNEDÍ é un’edizione settimanale della CBMC INTERNATIONAL http://www.cbmcint.org  una organizzazione di ambito mondiale, senza denominazione, fondata nel 1930, con Sede a Chattanooga, TN – USA, con l'unico proposito di presentare Gesú Cristo come Salvatore e Signore a uomini d'affari e professionisti.

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